Quando cala la notte e il buio è così denso che i pensieri vi affondano come coltelli nel burro,

quando, all'improvviso si spengono i rumori della frenesia quotidiana, il silenzio è come un  manto che ci avvolge, a volte soffocante,

a volte protettivo come il grembo materno.

Quando il dolore, la speranza, il desiderio, la

rabbia e la frustrazione, sopiti come braci sotto

la cenere delle incombenze quotidiane, scuotono

la coscienza impedendoci di abbandonarci al

sonno, allora la Notte diventa complice delle

nostre lacrime, spettatrice della nostra disperazione.

Si trasforma in un'estensione della nostra anima

e, comandati dalle nostre alterne emozioni, vorremmo che ci stringesse in eterno nel suo

nero abbraccio o che diluisse al più presto il

suo cupo velluto nella perlacea seta dell'aurora.

Di notte lasciamo che i pensieri volino indisturbati senza il timore che qualcuno li

intercetti o li giudichi.

Di notte lasciamo finalmente cadere la maschera

che gli altri ci impongono per farci assomigliare

all'idea che hanno di noi.

Di notte ridiamo e piangiamo liberi come pazze

marionette non più trattenute dai fili del burattinaio.

Di notte scriviamo i versi più belli, desideriamo

e rimpiangiamo i nostri amori e culliamo i nostri

dolori.

Di notte facciamo i sogni più folli liberando i

desideri seppelliti nell'oscuro abisso dell'inconscio.

Pur essendo consapevoli che, appena una vaga

luminescenza scolorerà il cielo, essi torneranno

a chiudersi nel vaso di Pandora della nostra  anima.

Fino a quando la signora Notte, con i suoi suoni suadenti e i suoi vellutati silenzi ci condurrà

ancora una volta nelle sue profondità.

Maria

 

 

 

 

 

FANTASIE

La notte è all’angolo che aspetta

per rubare quelle ultime

fragili chiazze di luce

che danzano in cielo.

La luna non è stata invitata,

e le tenebre sghignazzano

nell’attesa golosa

di fagocitare le ultime

scintille del giorno.

Ma la fantasia,

che cerco invano di trattenere

come un cavallo imbizzarrito,

si strappa dalla mia mente

già protesa

verso l’ombra del sonno

e vola più in alto del buio.

La luce sfolgorante dei sogni

mi avvolge come una coperta

tiepida e scintillante.

Tutto è magico, intrigante,

tutto è musica e poesia.

Poi, di colpo….il giorno!

 

Maria

 

 

 

 

 

INSONNIA

 Mi giro e mi rigiro

tra le lenzuola

madide di sudore,

cercando refrigerio

per il corpo e per l’anima.

Poi, esausta, rinuncio

al caldo invito del sonno,

ed esco sul balcone

per accendere

l’ennesima sigaretta.

Un piccolo fuoco

che occhieggia

alla gelida indifferenza della luna,

che guarda, impassibile,

alle miserie del mondo.

E vorrei essere

fredda quanto lei,

inanimata come lei,

immutabile astro,

per dissolvermi al primo

presagio dell’alba!

 

Maria

 

 

 

 

 

I PASSI DEL BUIO

 Immobile nel grande letto,

dalle fessure delle persiane chiuse,

vedo versarsi sul lenzuolo candido

la luce strana di un tramonto di sangue.

Ed è con insano sgomento

che sento già avvicinarsi

gli odiati passi del buio

che sussurrano della notte.

Ancora un’altra notte!

Immersa nel liquido silenzio

che si chiude su me

come un gorgo,

mi celerò alla vista

del mondo

cui non sono mai

appartenuta!

 

Maria

 

 

 

 

 

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