Diceva il grande
regista Luis Bunuel:
"Il cinema è
strumento di poesia con
tutto ciò che questa
parola può contenere
di significato
liberatorio, di sovversione,
di soglia attraverso
cui si accede al
mondo meraviglioso
del subconscio".
La cinepresa diventa
un pennello che
riesce a dipingere
il mondo attraverso
immagini che si
imprimeranno nel nostro
cuore e che,
rivedendole con gli occhi
della mente,
susciteranno ancora
quelle emozioni che
abbiamo provato
in una sala buia.
Chi di noi, nei
cassetti della memoria
non ritrova la
commozione di una sequenza
particolarmente
drammatica,
il divertimento e le
risate davanti ad un
film comico, il
cuore in gola ed
il battito
accelerato provati guardando un
thriller, il
desiderio di uscire dalla monotonia
assistendo ad un
film d'avventura,
lo sgomento e
l'indignazione ricordando scene
che narrano gli
orrori della guerra.
E' tale l'empatia
che si crea tra lo
spettatore ed i
personaggi che,
anche dopo aver
lasciato la sala,ancora si agita nel cuore un
coacervo di
emozioni.
Il cinema è un mondo
magico, una
finzione che a volte
si veste di realtà e nella
quale, a seconda dei
nostri stati d'animo,
ci riconosciamo.
E' un piccolo lasso
di tempo che si
trasforma in
eternità quando in esso ritroviamo
i sentimenti, le
emozioni, le paure e le angosce
che portiamo nel
cuore, ma anche il desiderio
di leggerezza, di
ilarità, di spensieratezza.
Ed è per questo che ogni
volta che si riaccendono le luci
e torniamo a casa portiamo con noi una lacrima, un sorriso, un sogno,
un brivido che
conserveremo per sempre!
Maria Letizia
Marygraphics 2013
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